domenica 16 gennaio 2011

il corpo sa tutto

Ho scoperto che il corpo, le mani, i piedi, i sensi hanno una memoria che ignoriamo: una memoria di gesti appresi tanto tempo fa che pensavo dimenticati e che invece da soli tornano sulle dita, sulle braccia, dentro gli occhi; una memoria di odori di persone di ferite di posti di dolci di libri illustrati di favole raccontate di un gomitolo che diventa progetto.
Una memoria, poi, di cose mai fatte, di istinti.
E' una memoria che va percorsa, portata alla luce da luoghi remoti in cui non sai come andare ma che troverai...
Cerco la mia memoria latente.
Nelle mie mani ci sono mia madre mia nonna mio nonno gli amici che amo; ci sono i segni di tutto quello che mi è passato addosso e che è rimasto dentro.

sabato 1 gennaio 2011

parassitata dalle idee...;)

 "Qual è il parassita più resistente? Un'idea. Una singola idea della mente umana può costruire città. Un'idea può trasformare il mondo e riscrivere tutte le regole..." ( Inception)

Ed è per questo che vorrei pensarla per me, sognarla, costruirla e costruirmici intorno, darle forma poi smontarla...

mi auguro di esserci, di avere attenzione, di avere uno stupore, una piccola emozione, di essere qualcosa di nuovo ogni minuto, di trovare almeno 365 idee...

Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato tutto il giorno senza fare domande,
senza stupirmi di niente.
Ho svolto attività quotidiane,
come se ciò fosse tutto il dovuto.
Inspirazione, espirazione, un passo dopo l’altro, incombenze,
ma senza un pensiero che andasse più in là
dell’uscire di casa e del tornarmene a casa.

Il mondo avrebbe potuto essere preso per un mondo folle,
e io l’ho preso solo per uso ordinario.

Nessun come e perché -
e da dove è saltato fuori uno così -
e a che gli servono tanti dettagli in movimento.
Ero come un chiodo piantato troppo in superficie nel muro
oppure
(e qui un paragone mi è mancato).

Uno dopo l’altro avvenivano cambiamenti
perfino nell’ambito ristretto d’un batter d’occhio.

Su un tavolo più giovane, da una mano d’un giorno più giovane,
il pane di ieri era tagliato diversamente.

Le nuvole erano come non mai e la pioggia era come non mai,
poiché dopotutto cadeva con gocce diverse.

La Terra girava intorno al proprio asse,
ma già in uno spazio lasciato per sempre.

E’ durato 24 ore buone.
1440 minuti di occasioni.
86.400 secondi in visione.

Il savoir-vivre cosmico,
benché taccia sul nostro conto,
tuttavia esige qualcosa da noi:
un po’ di attenzione, qualche frase di Pascal
e una partecipazione stupita a questo gioco
con regole ignote.
W. Szymborska, Disattenzione,